domenica 10 novembre 2019

COSA DOBBIAMO INTENDERE CON «DEMOCRAZIA» ?

OVVERO CON IL POTERE ( KRATOS 

DEL POPOLO ( DEMOS ) ?

[Pierre Dardot\Christian Laval]



 «Che Pluto finisca insediato sull’Acropoli dalla   maggioranza dei cittadini, come accade nella   commedia di Aristofane …  non trasforma  in    democrazia una oligarchia. Un regime nel quale una  maggioranza di ricchi eserciterebbe il potere non   dovrebbe essere definita “democrazia”, non più di quanto un regime nel quale governerebbe una minoranza di poveri lo si potrà dire un’oligarchia»


Il termine kratos  significa molto prosaicamente la superiorità vittoriosa in una guerra contro nemici, tanto interni quanto esterni. Può anche significare la vittoria di un’opinione all’interno di un’assemblea. Ma si tratta sempre di una vittoria ottenuta dentro uno scontro. Per questo si tratta di una parola «malfamata», che all’interno della polis agli stessi democratici ripugna utilizzare, tanto essa fa sentire che il potere del popolo non è il potere del popolo esercitato dal popolo in quanto tutto, ma quello che deriva da una vittoria ottenuta dal «partito» popolare contro il «partito» oligarchico. Se questo accade, è perché gli stessi democratici, una volta giunti al potere, cedono al «fantasma di una polis unica e indivisibile» e si sperticano a rimuovere la guerra interna alla quale pur devono la loro stessa posizione. Questa guerra è appunto chiamata stasis, parola che in greco significa tanto «posizione» o «stazione in piedi» quanto insurrezione violenta o «sedizione». Che il senso peggiorativo della parola «sedizione», intesa come aperta guerra civile, abbia finito per prevalere non ci autorizza a misconoscere che, all’interno di una polis  fondata sulla partecipazione popolare, ogni posizione politica, e non solo ogni posizione, l’intera politica è in un certo senso «sediziosa». Per questo è oggi importante far risuonare il senso originario della parola «democrazia»: non la gestione pacificata dei conflitti attraverso il consenso, bensì il potere conquistato da una parte della polis in una guerra contro il nemico oligarchico.
[…] Il popolo o demos  qui non si identifica al maggior numero, e nemmeno alla totalità dei cittadini, ma  alla massa dei poveri, cosicché la democrazia consiste per essenza nel potere dei poveri. Allo stesso modo, l’oligarchia non consiste nel potere del piccolo numero (i “pochi” o oligoi), ma sostanzialmente in quello dei ricchi (paroi)… Solo al governo  dei  poveri  per  i poveri si può allora applicare la definizione di democrazia».



scheda estratta da  

Pierre Dardot \ Christian Laval 
Guerra alla democrazia.L'offensiva dell'oligarchia neoliberista 
I libri di DeriveApprodi