OVVERO CON IL POTERE ( KRATOS )
DEL POPOLO ( DEMOS ) ?
[Pierre Dardot\Christian Laval]
«Che Pluto finisca insediato sull’Acropoli dalla maggioranza
dei cittadini, come accade nella commedia di Aristofane … non trasforma in democrazia una oligarchia. Un regime nel quale una maggioranza di ricchi
eserciterebbe il potere non dovrebbe essere definita “democrazia”, non più di
quanto un regime nel quale governerebbe una minoranza di poveri lo si potrà
dire un’oligarchia»
Il termine kratos significa molto prosaicamente la superiorità
vittoriosa in una guerra contro nemici, tanto interni quanto esterni. Può anche
significare la vittoria di un’opinione all’interno di un’assemblea. Ma si
tratta sempre di una vittoria ottenuta dentro uno scontro. Per questo si tratta
di una parola «malfamata», che all’interno della polis agli stessi democratici ripugna utilizzare, tanto essa fa
sentire che il potere del popolo non è il potere del popolo esercitato dal
popolo in quanto tutto, ma quello che deriva da una vittoria ottenuta dal «partito»
popolare contro il «partito» oligarchico. Se questo accade, è perché gli stessi
democratici, una volta giunti al potere, cedono al «fantasma di una polis unica e indivisibile» e si
sperticano a rimuovere la guerra interna alla quale pur devono la loro stessa
posizione. Questa guerra è appunto chiamata stasis,
parola che in greco significa tanto «posizione» o «stazione in piedi» quanto
insurrezione violenta o «sedizione». Che il senso peggiorativo della parola «sedizione»,
intesa come aperta guerra civile, abbia finito per prevalere non ci autorizza a
misconoscere che, all’interno di una polis
fondata sulla partecipazione
popolare, ogni posizione politica, e non solo ogni posizione, l’intera politica
è in un certo senso «sediziosa». Per questo è oggi importante far risuonare il
senso originario della parola «democrazia»: non la gestione pacificata dei
conflitti attraverso il consenso, bensì il
potere conquistato da una parte della polis in una guerra contro il nemico
oligarchico.
[…] Il popolo o demos
qui non si identifica al maggior numero,
e nemmeno alla totalità dei cittadini, ma
alla massa dei poveri, cosicché la democrazia consiste per essenza nel
potere dei poveri. Allo stesso modo, l’oligarchia non consiste nel potere del
piccolo numero (i “pochi” o oligoi),
ma sostanzialmente in quello dei ricchi (paroi)…
Solo al governo dei poveri per i poveri si può allora applicare la
definizione di democrazia».
scheda estratta da
Pierre Dardot \ Christian Laval
Guerra alla democrazia.L'offensiva dell'oligarchia neoliberista
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