lunedì 20 ottobre 2025
NO KINGS! L’AMERICA CHE NON SI INGINOCCHIA A TRUMP
domenica 12 ottobre 2025
PENSER GAZA. INTERVISTA A ÉTIENNE BALIBAR
Pubblichiamo la traduzione in versione ridotta dell'intervista - realizzata fra l’8 e il 13 settembre 2025 - a Étienne Balibar (anticipata sul suo blog-Mediapart), in corso di stampa sulla rivista K – revue transeuropéenne de philosophie et arts. I temi affrontati dal filosofo francese ci sembrano di straordinaria attualità, alla luce degli accordi di Sharm el Sheikh siglati il lunedì della scorsa settimana: i nodi fondamenti sulla questione palestinese non sono stati nemmeno affrontati. Un dossier rimasto sine die volutamente aperto del tutto irrisolto_
lunedì 6 ottobre 2025
UN LUNGO WEEK END
Il sorprendente movimento di massa per Gaza ha messo paura a Meloni, già preoccupata per la fallimentare politica estera. La congiuntura pone problemi anche a noi, ma segna un percorso alternativo all’antisemitismo e al terrorismo_
mercoledì 1 ottobre 2025
Quello che unisce
foto di
copertina di maryuri gonzález acosta
Ancora una volta sono la solidarietà dal basso / la mobilitazione della società civile / l’organizzazione politica di movimento a prendere lo slancio e a rispondere alla violenza genocidaria per cambiare il mondo da ogni fiume a ogni mare per una vita degna di essere vissuta
NOTE SUL LIBRO DI MICHAEL HARDT “I SETTANTA SOVVERSIVI. LA GLOBALIZZAZIONE DELLE LOTTE”
Andrea Fumagalli
martedì 30 settembre 2025
AL MIO POPOLO
Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi. La ricordiamo con un testo già pubblicato in Black Fire. Storia e teoria del proletariato nero negli Stati Uniti (DeriveApprodi, 2020; a cura di Anna Curcio), la trascrizione di un messaggio registrato mentre era in carcere
giovedì 25 settembre 2025
RETE INTERSINDACALE: «AVEVAMO DETTO “BLOCCHIAMO TUTTO”. IL 22 SETTEMBRE È UN BUON INIZIO!»
- ɲ ẞ ḃ Ɱ -
Lo sciopero generale e sociale per Gaza e contro il genocidio si è preso tutto
Riprendiamo il comunicato della rete intersindacale Adl Cobas – CLAP–Camere del Lavoro Autonomo e Precario – COBAS Lavoro Privato – Cobas–Confederazione dei Comitati di Base – Sial Cobas, con il quale il sindacalismo conflittuale autorganizzato fa un primo bilancio sulla manifestazione di lunedì scorso. Più di mezzo milione di persone hanno riempito le piazze del paese. Un vero e proprio sciopero sociale generale, così come da tempo le reti pacifiste e i movimenti studenteschi invocavano, chiedendone la convocazione per una mobilitazione di massa, certi dell’orientamento generale della società che si percepiva, contro la guerra e per il disarmo totale. I prodromi verso la costituzione di un nuovo movimento dalle dimensioni così vaste, si erano registrate già nei due precedenti appuntamenti nazionali in quel di Roma, la cui straordinaria partecipazione – più che dagli sforzi, pure ammirevoli, degli organizzatori – era da attribuire alla presa di coscienza collettiva spontaneamente attivatasi e che è andata via via montando in modo irresistibile, fino all’esplosione oceanica di questi giorni. Tutto ciò ci indica che è ora di abbandonare le logiche politiche precostituite, ereditate dal “lungo secolo breve” ancora stantio a cedere il passo alle nuove insorgenze conflittuali. Pensiamo alle posizioni assunte, in particolare, dalla CGIL (ma anche ad altre realtà sindacali che ne mutuano il modello), la quale ancora una volta ha chiamato a raccolta le proprie forze interne, in modo autoreferenziale, guardando alle sue categorie verticali, piuttosto che convergere nella lotta socialmente diffusa. Lo sciopero generale non è solo uno strumento rivendicativo economico, monopolio della cd.”triplice sindacale”: Landini è fermo ancora lì, ad aspettare Godot (leggi: CISL), pensando al “dovere” di rappresentare unitariamente (come se fosse un “valore assoluto”) quel mondo del lavoro che, nel frattempo, è profondamente cambiato[accì]
lunedì 15 settembre 2025
RESET: "COSTRUIRE PRATICHE COLLETTIVE CONTRO LA GUERRA"
RESET Against the War
Statement finale della residenza Rearm? No,
reset!
Dal 28 al 30 marzo oltre cento persone hanno partecipato all’incontro nazionale contro la guerra Rearm? No, reset! promosso dalla Rete per lo Sciopero Sociale Eco-Transfemminista contro la guerra (RESET Against the War)_
domenica 14 settembre 2025
«FRANCIA: “BLOQUONS TOUT”». IL PROBLEMA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLA LEADERSHIP
newsletter/46 - collana "settanta/milieu"
venerdì 12 settembre 2025
SUMUD, ORA E SEMPRE
Augusto Illuminati

