- Toni Casano -
Movimenti
Contro
la Guerra,
la Repressione
e il Razzismo
rilanciare l’opposizione sociale contro la militarizzazione e la legislazione repressiva per il rispetto dei DIRITTI UMANI in Italia e in ogni parte del globo
Dalla assemblea di Niscemi lo scorso 8\2 è stata confermata la
manifestazione nazionale dell’11 aprile prossimo nella cittadina simbolo – da
un lato – dei nuovi movimenti resistenziali e uno dei quattro snodi strategici
– dall’altro – previsti dal sistema di comunicazione satellitare Nato.
Infatti, grazie alle istallazioni delle stazioni del sistema-MUOS sarà
possibile integrare le operazioni sull’intero pianeta di tutte le forze armate
– navali, aeree e terrestri – del Patto Atlantico. Nel caso specifico la
stazione di Niscemi è già in grado di coprire lo scenario bellico potenziale,
oggi d’attualità – quello stesso dove si è temuta l’escalation di una nuova
“guerra santa”– che dal bacino mediterraneo giunge fino alla vasta area
mediorientale.
Pertanto i movimenti sociali, così come sintetizza
“Sicilia Libertaria”, in una breve nota diramata via social, si preparano a
dire “UN GRANDE NO ALLA GUERRA, ALLA REPRESSIONE E ALLE LEGGI SALVINI, ALLA
VIOLENZA CONTRO LE DONNE, ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE, ALLE SPESE
MILITARI!”
A Palermo, in preparazione dell’appuntamento di primavera, è
stata convocata nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio (inizio ore 16,30)
la “Terza Assemblea Contro La Guerra”, presso l’auletta Autogestita di
Scienze Politiche (Via Maqueda, 324). Diverse le iniziative in cantiere al fine
di sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina: un seminario “sulla crisi
globale e le logiche della guerra” – organizzato in ambito universitario con la
partecipazione di studiosi ed esperti – e una manifestazione di solidarietà con
le forze sinceramente democratiche della città in favore di Turi Vaccaro, di
cui si chiede la messa in libertà unitamente a tutti coloro che sono stati
colpiti da analoghe restrizioni (come Nicoletta Dosio e gli altri militanti
NoTAV) o colpiti da azioni processuali penali favorite dai decreti sicurezza.
Insomma si vuole rilanciare anche l’opposizione sociale contro
tutte le misure legislative repressive adottate dai governi precedenti e che
quello in carica finora si è guardato bene dal mettere in discussione.
L’attuale maggioranza, infatti, tergiversa sulla questione, pensando
ipocritamente di salvare la faccia con la concessione all’autorizzazione a
procedere per l’ultimo autore liberticida. E come nel gioco delle “tre
carte” si confermano le linee securitarie poste in essere in continuità con i
provvedimenti del predecessore “democratico” all’Interno: ci riferiamo, nella fattispecie,
alle politiche sull’emigrazione adottate dal cosiddetto “governo giallo-rosso”,
il quale in questi giorni ha rinnovato gli accordi con la Libia di
“minnitiana memoria” (ed esaltati dal predecessore ministro pro-tempore gialloverde),
di fatto confermando una lotta senza quartiere contro le organizzazioni
umanitarie che operano nel mare nostrum allo
scopo di salvare vite umane.
Segnaliamo inoltre che proprio sulla questione della “guerra
all’emigrazione”, il 20 febbraio alle 20.30, al circolo ARCI Ikenga Voice
of the world (Via Parrocchia dei Tartari n.52), organizzato
con il Forum Antirazzista, si terrà un incontro per promuovere una
mobilitazione unitaria su i seguenti temi: ABOLIRE I DECRETI SICUREZZA;
SOSPENDERE SUBITO GLI ACCORDI CON LA LIBIA; LIBERARE TUTTE LE NAVI DELLE
ONG E RIPRENDERE LE MISSIONI DI SOCCORSO IN MARE; CREARE CANALI D’EVACUAZIONE
SICURI PER TUTTE/I LE/I MIGRANTI DETENUTE/I NEI CENTRI IN LIBIA; RIPRISTINARE
LA PROTEZIONE UMANITARIA E GARANTIRE CONDIZIONI UMANE D’ACCOGLIENZA NEI CENTRI
IN ITALIA; CHIUDERE I CPR (CENTRI PER IL RIMPATRIO) DOVE SI VIVE IN CONDIZIONI
DISUMANE E DOVE SPESSO SI MUORE. Nel loro invito all’assemblea
Forum, Ikenga e Pride scrivono, riferendosi evidentemente anche alla vicenda di
Zaky: BISOGNA RISPETTARE I DIRITTI UMANI IN ITALIA E OVUNQUE!
Richiamando inoltre la questione della guerra evidenziano il
dramma libico, dove si combatte «una guerra senza fine sulla pelle della
popolazione civile e dei migranti reclusi nelle carceri, prigionieri delle
milizie o riportati indietro dalla “guardia costiera”, coordinata da italiani
ed europei». Questa sporca guerra contro i migranti – condotta contro uomini e
donne in carne ed ossa – non è più sotto traccia, ma sempre più manifestamente
ad alta densità di violenza e si sta espandendo nella sua virulenza a macchia
d’olio in tutto il Mediterraneo. Di fronte a questo imbarbarimento in Italia si
pensa di difendersi dai migranti continuando ad applicare i Decreti Sicurezza;
“le navi delle Organizzazioni Non Governative rimangono sotto sequestro, senza
poter soccorrere centinaia di vite”. Mentre, denuncia il movimento
antirazzista, rimane ancora bloccata “la nave Mare Jonio, anche se la
magistratura ha dichiarato che l’equipaggio non ha commesso alcun reato”.
Vogliamo ricordare infine che sabato si chiuderà questa dura
settimana con la fiaccolata antirazzista, a cui Pressenza ha dato risalto nei
giorni scorsi, intitolata: Palermo – Una Candela Contro il Razzismo.
pubblicato anche su Pressenza.com
ripreso su http://www.girodivite.it/Movimenti-contro-la-guerra-la.html?var_recherche=pressenza