di
Blockupy
Comunicato della coalizione Blockupy dopo il grande successo del 18 marzo
a Francoforte. [English
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È
iniziato il disgelo non appena la primavera europea si è fatta annunciare. Il
ghiaccio del regime della crisi europea – dei mandati della Troika e delle
spietate politiche di impoverimento – sta chiaramente mostrando delle crepe.
Quella
che sembrava senza alternative e doveva essere applicata solo tecnocraticamente
è ritornata sulla scena politica come una questione aperta. L'Europa del
capitale e dell'austerità, l'Europa del dirigente scolastico tedesco e dei
compiti assegnati a casa è stata sfidata.
In
primo luogo e prima di tutto, questo è merito dei movimenti del Sud Europa,
delle loro mobilitazioni di massa, del loro coraggio e spirito. Non difendono
solo la propria sopravvivenza, ma sono anche fonte di ispirazione per milioni di
persone in tutta Europa perché una società oltre le sofferenze del capitalismo
è possibile. Tutto questo è stato confermato dalla coraggiosa decisione del
popolo greco nelle elezioni del 25 gennaio 2015 che ha votato contro la Troika
e la miseria dell'austerità. E' stato anche reso visibile dalla massa di
persone che ha preso parte alla "Marcia della Dignità" lo scorso fine
settimana in Spagna.
In
contrasto con ciò che l'immaginario rappresentato dalle stagioni suggerisce, è
però assolutamente incerto se dopo un inverno di misure di austerità, seguirà,
o meno, la primavera della democrazia e della solidarietà. Invece, stiamo
vivendo un'intensificazione politica, un'impennata del vecchio ordine, che sta
eliminando ogni barriera all'estorsione, al fine di sottomettere la Grecia, e
in sostanza tutti quanti, alla dittatura dei rendimenti sul mercato
finanziario. Lo diciamo ancora una volta: loro vogliono il capitalismo senza
democrazia - noi vogliamo la democrazia senza il capitalismo!
In
questa situazione, BLOCKUPY, insieme ai gruppi e le reti europee, ha lanciato
la mobilitazione a Francoforte il 18 marzo, nel cuore della bestia e
nell'occhio apparentemente tranquillo della tempesta, al fine di bloccare la
cerimonia di apertura del nuovo edificio della Banca Centrale Europea, e di
trasformare la loro festa in programma in un festival di movimenti europei e in
una collettiva e risoluta resistenza contro le predominanti politiche della
crisi. Il semplice annuncio delle azioni è stato sufficiente per trasformare la
cerimonia di apertura in un piccolo, ridicolo, quasi minore evento, e per
costringere la BCE a ritirarsi nella sua roccaforte – sorvegliata da circa
10.000 agenti di polizia e fortificato tramite il filo spinato.
Circa
6.000 attivisti, almeno 1.000 dei quali provenienti da altri paesi europei,
sono scesi nelle strade e nelle piazze attorno al nuovo edificio della BCE, lo
hanno circondato e hanno sfidato la polizia, che ha immerso intere strade in
un'acre foschia di gas lacrimogeni. Non tutte le azioni che hanno avuto luogo
questa mattina si sono svolte come previsto e concordato. Ci siamo già espressi
criticamente a questo proposito, e ci sarà ancora molto da discutere e
valutare. Lo faremo all'interno del movimento e tra gli attivisti.
Le
25.000 persone che hanno partecipato alla grande, colorata e determinata marcia
di protesta della sera ha respinto tutti i tentativi di dividere BLOCKUPY e il
movimento costringendoli a prendere le distanze l'uno dall'altro. In una
dichiarazione al raduno finale delle proteste, Naomi Klein ha riassunto il
terreno comune di tutti coloro che protestano quando ha richiamato l'attenzione
della BCE: "Voi siete i veri vandali. Voi non date fuoco alle macchine,
voi state mettendo a fuoco il pianeta".
BLOCKUPY
2015, non sarebbe stato possibile senza la grande dedizione e spesso il lavoro
invisibile di centinaia di attivisti a Francoforte e altrove. In una situazione
in cui la città di Francoforte ha rifiutato di cooperare, questi attivisti
hanno organizzato o offerto oltre 3.000 posti letto e fornito cibo agli
attivisti. Attivisti da vicino e lontano hanno organizzato il viaggio in
autobus e il treno appositamente noleggiato da Berlino a Francoforte – per
alcuni attivisti, ci sono voluti giorni per raggiungere Francoforte. Un numero
indefinito di medici ha fornito il primo soccorso a circa 200 attivisti feriti;
assistenza legale è stata a disposizione degli arrestati in ogni momento. Nel
momento in cui scriviamo, ne rimane uno in carcere: Federico Annibale, studente
italiano da Londra. BLOCKUPY richiede la sua immediata liberazione!
Sappiamo
che Germania manca ancora un movimento di massa contro le politiche di
impoverimento. Conosciamo gli effetti dell'agitazione razzista di alcune parti
della sfera politica, del quotidiano BILD quotidiano e di altri media contro la
popolazione greca. Eppure il 18 marzo, abbiamo determinato un segno
inconfondibile anche in Germania, che sta diventando più ventoso e più caldo, e
che vi è una crescente que opposizione alle politiche di Merkel, Schäuble e
Gabriel. Il segno era visibile a Madrid, a Roma, ad Atene e in tutto il mondo.
In queste città, è stato visto come un segno d'incoraggiamento e di
solidarietà, che noi in cambio consideriamo una richiesta a continuare e
intensificare la protesta e la resistenza contro il regime di austerità.
BLOCKUPY
rappresenta il movimento che porta la protesta di massa e la disobbedienza
civile nel cuore del regime della crisi europea ed è aperto alla partecipazione
di tutti. BLOCKUPY si è trasformato in uno spazio transnazionale e su scala
europea, nel quale possiamo sviluppare e riflettere su una pratica condivisa
contro le politiche della crisi e per una comune Europa solidale dal basso. E
questo è esattamente il punto da cui proseguiamo. Perché sebbene la primavera
europea si avvicina, ora più che mai, sono necessarie azioni che disperdano le
nubi e il gelo per aiutare il sole ad aprirsi un varco.
Invitiamo
tutti gli attivisti per decidere insieme sui prossimi passi da intraprendere.
Il grande incontro (tedesco) degli attivisti avrà luogo il 9-10 Maggio a
Berlino, invece di Francoforte. Dopo questo, o in parallelo a questo, gli
incontri si svolgeranno in tutta Europa – e continueremo insieme. Perché il
regime della crisi europea ha più centri che la sola BCE, e noi crediamo che
sia giunto il momento di fare un nuovo passo.
Blockupy
Comitato di coordinamento, 22 marzo 2015
Leggi anche
il testo dell'intervento della delegazione italiana (etto dal palco e il comunicato dalla conferenza stampa del 19 marzo: Blockupy continuerà!)