SOS GEOTERMIA (Coordinamento dei Movimenti Amiatini)
Comitati e cittadini contro la geotermia sull'amiata si coordinano. Il Monte Amiata, splendida ed antichissima terra a cavallo tra le provincie di Siena e Grosseto, è da anni sotto l'attacco dell'ENEL e della Regione Toscana. Il motivo? La Geotermia, presunto energia verde e rinnovabile, che invece inquina ed uccide
Una richiesta pressante per una moratoria nello sfruttamento geotermico sul monte Amiata è quanto emerso dall'incontro dei Comitati e cittadini amiatini che si sono riuniti il 4 marzo scorso per dare nuovo impulso alla campagna SOS GEOTERMIA, che già da diversi mesi svolge opera di informazione sui rischi legati a tale attività.
SOS GEOTERMIA si propone quindi come una 'rete' di Comitati, Associazioni e cittadini che intendono opporsi al depauperamento e sfruttamento del territorio e delle sue risorse e che auspicano invece uno sviluppo economico dell'Amiata legato alla sua vocazione naturale fatta di prodotti tipici, artigianato e turismo.
Ci troviamo oggi di fronte ad un'emergenza legata all'acqua: i dati ufficiali denunciano una drastica diminuzione negli ultimi 20 anni del volume dell'acquifero potabile della montagna ed il contemporaneo aumento delle concentrazioni di Arsenico che dal 'naturale' valore intorno ai 2/3 microgrammi/litro oggi ha raggiunto e, in alcuni casi, superato il valore di 10 microgrammi/litro.
Ricordiamo che il valore di 10 è il massimo ammesso dalla legge e che negli ultimi dieci anni la regione Toscana ha usufruito di ben 9 anni di 'deroghe', significando che abbiamo bevuto acqua avvelenata, essendo l'arsenico riconosciuto come 'cancerogeno' già a partire da concentrazioni di 2 microgrammi/litro. L'OMS (Organizzazione Mondiale di Sanità) consiglia di evitare il consumo di acqua con valori di arsenico superiori a 5, soprattutto a bambini, donne incinte, anziani e malati.
All'avvelenamento progressivo delle sorgenti le amministrazioni e gli enti gestori, che in questi anni non hanno mai fornito la prescritta 'informazione' ai cittadini, oggi stanno rispondendo all'emergenza con la miscelazione e il filtraggio dell'acqua che non elimina le cause, ma consente loro di 'certificare' il rientro nel limite massimo di 10. Oltretutto i costi di tali "palliativi" vengono scaricati sulle bollette dei cittadini; i danni alla salute causano costi sanitari che ancora gravano su chi subisce tali conseguenze; i danni all'ambiente squalificano il territorio e rendono vano ogni tentativo di valorizzazione dello sviluppo turistico.
Come SOS GEOTERMIA riteniamo che questa sia una politica folle proprio perché si tratta di una 'pezza' che non risolve il problema, che invece è destinato a moltiplicarsi con l'eventuale, sciagurato avvio della nuova centrale Bagnore 4. Per non parlare della presenza di altri inquinanti, sia nell'acqua che nell'aria.
Oggi lanciamo un appello urgente alle popolazioni dell'Amiata, ai nostri amministratori, agli enti gestori, ai media: fermiamo la 'macchina geotermica' ora, subito, per valutare, sulla base dei tanti dati scientifici già noti e spesso ignorati, i rischi alla salute e al territorio, all'economia delle produzioni tipiche.
Preannunciamo un intensificarsi delle iniziative nei prossimi mesi, che coinvolgeranno tutti i paesi e le popolazioni dell'Amiata fino a che non si giunga ad una 'moratoria' generale dell'attività geotermica.