da #tomalahuelga
Centinaia di migliaia di manifestanti hanno riempito le piazze per protestare contro la riforma del mercato del lavoro e i tagli del Governo. Una giornata di sciopero generale densissima in tutto il paese.
Era l'ottavo sciopero generale convocato nel paese dal ritorno della democrazia in Spagna, e tutti i dati confermano si è trattato del più partecipato.
Bloccate industrie, trasporti, commerci in una giornata di cui sono stati protagonisti non solo i lavoratori ma anche le molte delle espressioni sociali degli "indignados", 15-M, collettivi di quartiere, studenti, precari, disoccupati. Uniti nel ribadire il rifiuto delle misure imposte con il mantra della crisi.
Le manifestazioni sia della mattina che del pomeriggio hanno visto una partecipazione oceanica soprattutto nella capitale.
Nel balletto classico delle cifre del giorno dopo il Governo cerca di minimizzare parlando di circa 800.000 persone nelle varie città, molto più credibili le cifre dei sindacati che parlano a Madrid di 900.000 persone e in tutto il paese di 10 milioni di persone che hanno partecipato allo sciopero.
I commenti dicono che le manifestazioni complessivamente sono state le più imponenti viste nel paese.
Una giornata di sciopero iniziata fin dalla mezzanotte con picchetti e che è continuata con una miriade di iniziative che hanno visto la partecipazione composita di lavoratori, precari, giovani studenti. A Madrid e non solo gli attivisti del 15-M hanno dato vita a biciclettate nelle strade trafficate, pranzi popolari ed azioni di blocco creativo ed informativo.
Un'occasione lo sciopero generale che ha dimostrato nella azione comune di molti e diversi l'ampiezza della protesta contro le misure del governo.
Manifestazioni che si sono conquistate agibilità politica come quella di Madrid che si è svolta da Piazza Nettuno a Puerta del Sol. Cortei, blocchi, azioni si sono svolte in tutto il paese. A Siviglia e Malaga le manifestazioni più grandi dell'Andalusia. Nei Paesi Baschi cortei nei principali centri e a Vitoria la polizia a cavallo ha caricato ferendo uno studente. A Barcellona ci sono scontri con la polizia ed in altre città alcuni attivisti sono stati fermati durante le iniziative.
Nei comizi sindacali si è ribadito che la riforma va ritirata e i leader sindacali hanno affermato che se l'attitudine del Governo resterà la stessa "Metteremo in campo un conflitto sociale crescente che culminerà nelle manifestazioni del 1 Maggio". La richiesta è che le misure vengano ritirate.
Dai movimenti sociali un impegno a continuare le mobilitazioni verso le date del 12 e 15 maggio ad un anno dall'inizio delle proteste a Puerta del Sol.
.... ed in Italia intanto continuano le proteste contro l'art.18, così come in Inghilterra nei giorni scorsi a protestare erano gli insegnanti contro la riforma delle pensioni, ed ancora si stanno preparando per metà maggio le giornate di azioni a Francoforte, il Portogallo ha scioperato una settimana fa ..
Niente è facile, niente è scontato nel tempo della crisi ma questa è l'Europa di cui abbiamo bisogno.