LUCI ED OMBRE SULL’ACCORDO-BILANCIO -fernando luengo\manuel garí-
\ documento
finanziario generale 2019 sottoscritto dal governo del partito socialista
operaio spagnolo (psoe) ed il gruppo parlamentare confederale di unidos
podemos/ en comú podem/ en marea: “se verrà realizzato porterà un
miglioramento delle condizioni di vita che coinvolgerà ampi settore della
popolazione” - (commissione europea permettendo)
L’accordo presuppone
l’annuncio un punto di svolta, rispetto all’orientamento antisociale,
autoritario e di austerità che ha guidato la politica e l’economia negli ultimi
dieci anni in Spagna. Il documento contiene infatti misure e accordi di
natura politica al di là di quello che è il bilancio generale, oltre ad un
elenco di propositi la cui concretizzazione e sviluppo vengono rinviati ad un
momento successivo. Tutto quanto stabilito nell’accordo è certamente
necessario, ma non è sufficiente né esaurisce lo spazio di ciò che è possibile.
alcuni contenuti
dell’ipotesi
· l’aumento del Salario Minimo Intercategoriale (SMI) interesserà
direttamente circa il 12% dei lavoratori
·
l’intenzione di indicizzare l’aumento delle pensioni all’andamento dei
prezzi al consumo
·
il sussidio di disoccupazione per chi ha più di 52 anni di età
·
il proposito di eliminare la precarietà e la truffa
·
il miglioramento della normativa per i lavoratori domestici
·
la contribuzione per le ore di straordinario
·
l’estensione e consolidamento dei permessi di paternità e maternità e gli
aiuti in favore delle persone invalide.
Pur riconoscendo
l’importanza di queste misure e senza contraddire quanto detto fin’ora, bisogna
però riconoscere anche che vi sono possibili e doverosi margini di
miglioramento. Se compariamo il Salario Minimo di 900 € con quello di altri
Paesi della UE, è chiaro che ci si può spingere oltre: Lussemburgo 1.922,96 €,
Belgio 1.501,82 €, Irlanda 1.461,85 €, Olanda 1.501,80 €, Francia 1.457,52 €,
Gran Bretagna 1.378,87 €. Per quanto riguarda le pensioni, il movimento dei
pensionati chiede che l’ammontare della pensione minima sia di 1.040 €, ma
l’accordo sul bilancio non esplicita quale sarà tale importo. Rispetto al
rilevante aumento dell’aiuto per gli invalidi, gli interessati sottolineano
l’insufficienza della misura. Per quanto si siano ottenuti risultati, resta
ancora molto da fare.
Ma ancor più rilevante
è che tale accordo suppone una rinuncia – o, se si preferisce, un rinvio – ad
aspetti che come “forze del cambiamento” abbiamo considerato sempre essenziali.
Come ad esempio la modifica della riforma del lavoro che proprio il PSOE
aveva promesso di cambiare, o la riforma fiscale con criteri
progressivi, al di là delle misure già adottate – relative al patrimonio,
all’imposta sulle società e all’IRPEF dei salari più alti – che condividiamo ma
che non rappresentano il nocciolo della questione.
A nostro parere, il
progetto di cambiamento non può, né deve, restare circoscritto o venire diluito
in base al margine di manovra che il PSOE ci offre o che noi siamo in grado
di guadagnare nell’ambito istituzionale. Intanto perché il PSOE è lo stesso
partito che si allinea alla destra e con l’attuale sistema statale su temi
centrali (monarchia, trasparenza in materia di frodi fiscali, privilegio delle
grandi imprese private, accordi commerciali…); poi, perché l’unico modo di far
rispettare gli accordi sottoscritti e di continuare ad avanzare in questa
direzione, è che le “forze del cambiamento” diano vita ad un’ampia alleanza
con le organizzazioni sociali, sindacali, femministe ed ecologiste, riconoscendone
il ruolo, le capacità, le pratiche e l’autonomia di espressione, come elementi
chiave per il cambiamento. La fase del post Accordo necessita un amplia e
plurale coalizione socio-politica che restituisca protagonismo alla piazza,
alla società che si mobilita.
tratto da “Stato Spagnolo: luci ed ombre dell’accordo tra PSOE e Podemos
sul bilancio generale dello Stato” (traduzione a cura di Marco Pettenella -
Communia Network)
Fernando Luengo y
Manuel Garí, Economisti, militanti di Podemos e collaboratori del blog di
econoNuestra
fonte: http://www.communianet.org