Grazie per avere dato con la tue parole
forma ai desideri di una intera generazione
Non è giusto fare questa vita di merda
dicevano gli operai nell'assemblea nei capannelli alle porte. tutta la roba
tutta la ricchezza che produciamo è nostra. ora basta. non ne possiamo più di
essere della roba della merce venduta anche noi
ti scrivo dirimpetto al balcone donde miro la eterna luce che
si va poco a poco perdendo nell’estremo orizzonte tutto raggiante di fuoco
spesso mi figuro tutto il mondo a soqquadro e il cielo e il
sole e l’oceano e tutti i globi nelle fiamme e nel nulla
mi assumo mille argomenti mi si affacciano mille idee scelgo
rigetto poi torno a scegliere scrivo finalmente straccio cancello e perdo spesso
mattina e sera
forse mi reputo molto ma mi pare impossibile che la nostra
patria sia così conculcata mentre ci resta ancora una vita
se io avessi venduta la fede rinnegata la verità trafficato
il mio ingegno credi tu ch’io non vivrei più onorato e tranquillo
perseguitate con la verità i vostri persecutori
ma quando mi passa dinanzi la venerabile povertà che mentre
s’affatica mostra le sue vene succhiate dalla onnipotente opulenza
e quando vedo tanti uomini infermi imprigionati affamati e
tutti supplichevoli sotto il terribile flagello di certe leggi
ah no io non mi posso riconciliare io grido allora vendetta
il mio nome è nella lista di proscrizione lo so
noi dott. pietre calogero sostituto procuratore della
repubblica visti gli atti del procedimento penale n. 710 /79 A
visti gli artt. 252 253 254 del cod. di proc. pen. ordiniamo
la cattura di
non leggi ma tribunali arbitrari non accusatori non difensori
bensì spie di pensieri delitti nuovi ignoti a chi n’è punito e pene sùbite
inappellabili
il mio nome è nella lista di proscrizione lo so
frattanto l’occasione mi ha smascherato tutti quei signorotti
che mi giuravano sviscerata amicizia
perseguitate con la verità i vostri persecutori
del resto io vivo tranquillo per quanto si può tranquillo ma
a dire il vero penso e mi rodo mandami qualche libro
spesso mi figuro tutto il mondo a soqquadro e il cielo e il
sole e l’oceano e tutti i globi nelle fiamme e nel nulla
imputato di reato p.p. dagli artt. 110 112 n. 1 270 I c.p.
Per avere in concorso fra loro e con altre persone essendo in numero non
inferiore a cinque
da eseguirsi anche in abitazioni e luoghi chiusi a essi
adiacenti anche in tempo di notte
organizzato e diretto una associazione denominata potere
operaio e altre analoghe associazioni variamente denominare
visti gli artt. 252 253 254 del cod. di proc. pen. Ordiniamo
la cattura di
ma collegate fra loro e riferibili tutte alla cosiddetta
autonomia operaia organizzata
dirette a sovvertire violentemente gli
ordinamenti costituiti dello stato
Blackout, 1979, nn. 25-26
11.
i giovani escono dalla
fabbrica e entrano nello spettacolo
nel 1979 si è esaurita anche
la speranza della fabbrica
come luogo in cui si lotta per il potere
come luogo in cui si lotta per il potere
infatti nel 1969 è finito
spazzato via dall’operaio massa
il mito della grande azienda a cui il dipendente doveva
tutto e a cui era legato con la professionalità il lavoro
la morale
il mito della grande azienda a cui il dipendente doveva
tutto e a cui era legato con la professionalità il lavoro
la morale
nella città disgregata
dall’immigrazione resa inumana
dai quartieri ghetto dove la qualità della vita è drammatica
dai quartieri ghetto dove la qualità della vita è drammatica
il salario non è più misura
come per la generazione precedente
della sproporzione fra le prestazioni effettuate
e quanto percepito
della sproporzione fra le prestazioni effettuate
e quanto percepito
è l’universo dei valori d’uso
che si scontra con la
fabbrica e la produzione
fabbrica e la produzione
12.
nella fabbrica non c’è speranza
nella città disgregata dall’immigrazione resa inumana
dai quartieri ghetto dove la qualità della vita è drammatica
dai quartieri ghetto dove la qualità della vita è drammatica
Blackout, prima
edizione 1980