domenica 6 luglio 2014

RASSEGNA MENSILE/06

Sommario


di Franco Piperno

L'esodo dalla forma partito è il presupposto per la costruzione di un progetto comune: Organizzare questo esodo comporta anche una trasformazione interiore del militante, immunizzandolo dalla corruzione della rappresentanza


di Anna Simone

la genealogia del presente, dicono i curatori nel preludio del volume recensito dalla Simone, “non fonda, al contrario inquieta quel si percepiva immobile, frammenta quel che si pensava unito; mostra l’eterogeneità di quel che s’immaginava conforme a se stesso”


di Vanessa Bilancetti

Alcune considerazioni sul Manifesto per un’Europa egualitaria a partire dalla discussione con l’autore Karl Heinz Roth e Sergio Bologna, tenutasi durante la presentazione del libro il 6 giugno nella facoltà di Scienze politiche della Sapienza, nell’ambito del meeting No Jobs Let’s Act


di ∫connessioni Precarie

Ci vediamo l’undici luglio. A fare cosa? Si suppone che l’appuntamento non serva a pareggiare i conti per altre manifestazioni che non sono andate proprio benissimo. Ci vediamo l’undici luglio per «dimostrare» che l’opposizione sociale al regime del salario non accetta l’ulteriore intensificazione dei processi di precarizzazione, di espropriazione e di austerity


di Toni Negri e Sandro Mezzadra

l’affermazione di Podemos in Spagna e la vittoria di Syriza in Grecia ci parlano precisamente della possibilità di coniugare il consolidamento di forme di auto-organizzazione, di lotta e di contropotere a livello sociale con un uso innovativo dei dispositivi elettorali e istituzionali


di Laura Corradi

Negli anni Settanta, migliaia di donne in Italia e in Europa sono scese in piazza per protestare accomunate dallo stesso gesto: con le mani congiunte, a formare il simbolo del sesso femminile, hanno rivendicato con forza e come mai prima di allora il diritto di vivere una sessualità libera e di riappropriarsi del loro corpo 


di David Harvey

commento al tanto discusso “Capitale nel Secolo XXI” di Thomas Piketty. Harvey, con spirito critico e un'impostazione di ragionamento marxiana, ha il merito di evidenziare l'erronea concezione di capitale secondo Piketty (non inteso come processualità relazionale) e le contraddizioni che ne scaturiscono


di COMMONWARE

l’astensionismo è l’elemento più stabile e sicuro, forse l’unica certezza che emerge dalla tornata elettorale. Anche questa è un’altra dinamica interamente europea. Siamo ormai oltre la crisi della rappresentanza, in un processo di tendenziale autonomizzazione (ovvero autoreferenzialità) dei ceti e degli apparati istituzionali rispetto alle composizioni sociali