Sommario
di Karl Heinz Roth e Zissis Papadimitriou
un manifesto per il futuro dell’Europa come unica
possibilità per evitare la catastrofe: «nessun ritorno alle sovranità
nazionali, politiche o economiche, è ormai possibile. La risposta sta in altri
presupposti. Se vuole guardare al proprio futuro, l’Europa deve infatti
ascoltare quei movimenti che contestano l’addebito dei costi della crisi alle
classi più popolari; rispondere alle richieste delle fasce sociali maggiormente
colpite; promuovere processi di cambiamento in tutti gli ambiti della vita
sociale, economica e culturale dentro un nuovo progetto di Europa democratica e
federale»
Intervista a Vittorio Rieser (3 Ottobre 2001)
«L’inchiesta non è uno dei possibili metodi di analisi
sociologica. La sua caratteristica principale consiste nel particolare
modo di porsi nei confronti del tema della ricerca e dei soggetti sociali che
ne sono coinvolti. Essi non rappresentano “l’oggetto di ricerca” ma le persone,
i lavoratori, gli operai dei quali si vuole conoscere gli orientamenti, le
convinzioni e i bisogni per produrre insieme a loro rivendicazioni sindacali,
politiche e sociali. Questo metodo sarà seguito da Vittorio nel corso di tutta
la sua esistenza nei diversi ambiti politici e istituzionali nei quali si
troverà a lavorare»
di Giorgio Cremaschi
chiusosi il congresso di Rimini della CGIL, il leader
dell’Area programmatica “Rete28Aprile” metta a fuoco la crisi attraversata dal
maggiore sindacato italiano e da tutto il sindacalismo confederale, senza
risparmiare lo stesso sindacalismo di base che, pur promotore di
“conflitti generosi ed importanti”, ha mostrato di non avere la forza, anche
per le sue divisioni, di coprire gli spazi vuoti della rappresentanza con nuovi
modelli organizzativi e partecipativi che guardino ai movimenti sociali, collegando
i conflitti tradizionali alle nuove insorgenze conflittuali
di Roberto Ciccarelli
nella storia recente del pensiero politico radicale non si può non osservare
la distanza tra la teoria del conflitto e il contesto politico in cui essa si
inserisce… il conflitto non riesce a saldare coalizioni sociali che mettano in
relazione il pensiero e la prassi. E, quando ci riescono, si ferma al dialogo
tra identità specifiche e non alla promozione di una sintesi tra molteplicità
di Franco Piperno
nell’ambito della presentazione del volume collettaneo
“Briganti o Emigranti”, curato da Orizzonti Meridiani, Franco Piperno (autore
della prefazione del libro qui pubblicata) è stato ospite della giornata di
studio promossa dal Centro-Zabut, dove sono stati approfondite le nuove trame
dell’ “altro meridionalismo”, una scuola di pensiero che tenta di rovesciare
quella letteratura tradizionale fiorita attorno alla “questione meridionale”
che rappresenta un sud congenitamente arretrato, anello debole strutturale
dello sviluppo
di Davide Gallo Lassere
A un mese dalle elezioni europee, il dibatitto
sul futuro (destino?) del’Europa stenta a decollare. I punti di vista nazionali
prevalgono sulla declinazione di un punto di vista europeo autonomo. E’ anche
l’esito del ruolo strumentale che le istituzioni europei hanno svolto da
Maastricht in poi al servizio dei potentati finanziari. Le politiche di
austerity sono state la ciliegina sulla torta. E possibile creare un punto di
vista europeo autonomo e alternativo in grado di sperimentare nuovi circuiti di
valorizzazione e di creazione monetaria?