venerdì 6 giugno 2014

10/ RASSEGNA MENSILE 05

Sommario

di Karl Heinz Roth e Zissis Papadimitriou

un manifesto per il futuro dell’Europa come unica possibilità per evitare la catastrofe: «nessun ritorno alle sovranità nazionali, politiche o economiche, è ormai possibile. La risposta sta in altri presupposti. Se vuole guardare al proprio futuro, l’Europa deve infatti ascoltare quei movimenti che contestano l’addebito dei costi della crisi alle classi più popolari; rispondere alle richieste delle fasce sociali maggiormente colpite; promuovere processi di cambiamento in tutti gli ambiti della vita sociale, economica e culturale dentro un nuovo progetto di Europa democratica e federale» 


Intervista a Vittorio Rieser (3 Ottobre 2001)

«L’inchiesta non è uno dei possibili metodi di analisi sociologica. La sua caratteristica principale consiste nel particolare modo di porsi nei confronti del tema della ricerca e dei soggetti sociali che ne sono coinvolti. Essi non rappresentano “l’oggetto di ricerca” ma le persone, i lavoratori, gli operai dei quali si vuole conoscere gli orientamenti, le convinzioni e i bisogni per produrre insieme a loro rivendicazioni sindacali, politiche e sociali. Questo metodo sarà seguito da Vittorio nel corso di tutta la sua esistenza nei diversi ambiti politici e istituzionali nei quali si troverà a lavorare» 


di Giorgio Cremaschi

chiusosi il congresso di Rimini della CGIL, il leader dell’Area programmatica “Rete28Aprile” metta a fuoco la crisi attraversata dal maggiore sindacato italiano e da tutto il sindacalismo confederale, senza risparmiare lo stesso sindacalismo di base che, pur  promotore di “conflitti generosi ed importanti”, ha mostrato di non avere la forza, anche per le sue divisioni, di coprire gli spazi vuoti della rappresentanza con nuovi modelli organizzativi e partecipativi che guardino ai movimenti sociali, collegando i conflitti tradizionali alle nuove insorgenze conflittuali 


di Roberto Ciccarelli

nella storia recente del pensiero politico radicale non si può non osservare la distanza tra la teoria del conflitto e il contesto politico in cui essa si inserisce… il conflitto non riesce a saldare coalizioni sociali che mettano in relazione il pensiero e la prassi. E, quando ci riescono, si ferma al dialogo tra identità specifiche e non alla promozione di una sintesi tra molteplicità

di Franco Piperno

nell’ambito della presentazione del volume collettaneo “Briganti o Emigranti”, curato da Orizzonti Meridiani, Franco Piperno (autore della prefazione del libro qui pubblicata) è stato ospite della giornata di studio promossa dal Centro-Zabut, dove sono stati approfondite le nuove trame dell’ “altro meridionalismo”, una scuola di pensiero che tenta di rovesciare quella letteratura tradizionale fiorita attorno alla “questione meridionale” che rappresenta un sud congenitamente arretrato, anello debole strutturale dello sviluppo 


di Davide Gallo Lassere

A un mese dalle elezioni europee,  il dibatitto sul futuro (destino?) del’Europa stenta a decollare. I punti di vista nazionali prevalgono sulla declinazione di un punto di vista europeo autonomo. E’ anche l’esito del ruolo strumentale che le istituzioni europei hanno svolto da Maastricht in poi al servizio dei potentati finanziari. Le politiche di austerity sono state la ciliegina sulla torta. E possibile creare un punto di vista europeo autonomo e alternativo in grado di sperimentare nuovi circuiti di valorizzazione e di creazione monetaria?