di Toni Casano
il successo elettorale del movimento grillino non ha abbracciato soltanto il segmento sociale generazionale – i precari di prima generazione tra i 25 e i 40 anni- , bensì ha coagulato attorno ad esso un insieme di segmenti trasversali colpiti dalle politiche recessive imposte dalla troika, perlopiù rappresentativi di un ceto medio ormai declassato o in via di impoverimento
di Lanfranco Caminiti
dove andrà questo bene banale, questo luogocomunismo? Potrebbe magari
diventare un «laboratorio politico», un esperimento sociale e istituzionale
importante. O deformarsi in un orrore o sgonfiarsi lentamente
di Giulio Marcon/Mario Pianta
Quattro fatti: il successo del
M5S, la tenuta di Berlusconi, la battuta d’arresto del centro sinistra e
l’incapacità dei movimenti di intercettare la protesta. Tre soluzioni:
riscoprire che succede nel paese, concordare le politiche del cambiamento, fare
un governo con l’accordo tra Pd, Sel e M5S
Brevi appunti sulle elezioni italiane
di Andrea Fumagalli/Cristina Morini
si è scritto che la governance economica finanziaria, sia a livello europeo che nord-americana, sia rimasta delusa dall’esito elettorale. Da più parti si è gridato all’emergenza della ”ingovernabilità”. In realtà, non si può parlare di emergenza, ma di una conferma di quanto si è già verificato: la conferma dell’impossibilità di una governance tutta politico-istituzionale della crisi