mercoledì 29 settembre 2021

CONTRO LA MACELLERIA SOCIALE

- Sergio Riggio -

    Palermo si prepara allo sciopero generale dell’11 Ottobre 

Dopo l’incontro palermitano indetto dalle organizzazioni sindacali di base presenti nel capoluogo siciliano venerdì prossimo è stata calendarizzata - ai giardini del Castello della Zisa (ore 17) - una tappa di avvicinamento allo sciopero generale dell’11\10. Nel comunicato congiunto COBAS – CUB – FUORI MERCATO – SI COBAS – SLAI COBAS S.C. – USB – CENTRO SOCIALE ANOMALIA descrivono lo scenario drammatico determinatosi non solo in capo ai lavoratori dipendenti, con licenziamenti di massa nelle grandi imprese (Gianetti Ruote, GKN, Whirpool, Logistica e Alitalia) e nel settore delle piccole e medie aziende, ma complessivamente anche sul piano sociale. Questo attacco generalizzato alle condizioni di vita della società è sostenuto anche dall’azione di governo, a partire dallo sblocco dei licenziamenti – con l’accordo colpevolmente sottoscritto da Cgil\Cisl\Uil – e la liberalizzazione dei subappalti. Ma è soprattutto con la pianificazione dei fondi del PNRR che si consolida la stretta a danno dell’emergenza sociale, mettendo ancora una volta al centro della ricostruzione economica il sistema dell’impresa (vedi accoglienza più che generosa di Draghi all’assemblea della Confindustria). Cioè, quello stesso modello capitalistico responsabile principale “della crisi economica e del disastro sanitario e sociale cui abbiamo assistito in quest’anno e mezzo di pandemia”. Così precisano la loro posizione i soggetti promotori dell’iniziativa assembleare palermitana alla Zisa, nel tentativo di offrire uno sbocco concreto di speranza alla montante disperazione diffusa delle masse di subalternità sociale (nota-ɲẞḃⱮ)  


Il 23 settembre presso il Centro sociale “Anomalia” di Palermo si è tenuta un’assemblea in preparazione dello sciopero generale proclamato per il prossimo11 ottobre da tutto il sindacalismo di base.

L’assemblea palermitana è stata indetta dalle organizzazioni sindacali, promotrici dello sciopero nazionale, presenti nel capoluogo siciliano ed ha visto anche l’attenta partecipazione di collettivi giovanili, strutture sociali autorganizzate ed associazioni di volontariato socio-sanitario che hanno contribuito a tenere viva l’opposizione politico-sociale nel territorio cittadino. Insomma una partecipazione attenta e qualificata, generazionalmente composita che ci conferma – qualora ce ne fosse stato bisogno – come le lotte restano sempre elemento fondamentale di ricomposizione.

Tutti gli interventi, dai COBAS ad Antudo, dalla CUB ai NoMUOS, dall’USB allo SLAI, fino alla rete degli ambulatori popolari autogestiti, così come tutte le altre realtà che non citiamo – scusandoci con loro – per questioni di spazio, hanno posto la necessità di un focus , al di là di ogni singola “centralità” rivendicata dalle soggettività intervenute, per dare continuità comune a questa importantissima scadenza. E non solo, ma di costruire anche momenti stabili di consultazione ed informazione, dando così maggiore visibilità alle iniziative, esprimendo e favorendo contestualmente solidarietà e radicamento a tutte le insorgenze sociali – in via potenziale o già articolate nella società cittadina – presenti nel territorio metropolitano.

Non sono mancati, doverosamente, molti riferimenti alla straordinaria manifestazione organizzata a Firenze dagli operai della GKN e alla resistenza messa in campo dai lavoratori ex ALITALIA che stanno opponendosi ai tentativi di espulsione di migliaia di dipendenti anche dell’indotto che, specificatamente in particolare a Palermo sta facendo le prime vittime nei lavoratori di ALMAVIVA.

Queste importantissime vertenze, più tutte quelle che non hanno avuto la stessa visibilità, unitamente ai continui attacchi al Reddito di cittadinanza da parte di Confindustria e di tante forze politiche del quadro istituzionale, nonché il nulla prodotto dall’esecutivo su scuola trasporti e sanità, ci danno la dimensione di come l’establishment istituzionale voglia affrontare il post-covid e di quali siano i possibili indirizzi di spesa del PNRR e, soprattutto, chi sarà a gestirlo.

Sembra però che le lotte citate, che hanno imposto la loro presenza sui mass media, e gli interventi di alcuni intellettuali nel mainstrem abbiano in qualche modo incrinato la soffocante egemonia del pensiero unico.

Lo sciopero generale dell’11 Ottobre sarà, quindi, un primo tentativo di dare rappresentanza autonoma e visibilità a tutti quei settori del mondo del lavoro e della società che non si rassegnano ad una vita di precarietà e privazione dei più elementari diritti e che vogliono rompere il cerchio di solitudine cui sono stati costretti dagli algoritmi del capitale globalizzato.

A conclusione dei lavori l’Assemblea ha convenuto di organizzare un incontro con la cittadinanza per il primo di ottobre, presso i giardini antistanti il castello della Zisa, ed indire la manifestazione palermitana del sindacalismo conflittuale che si concluderà con un’assemblea aperta sotto la prefettura.