mercoledì 17 aprile 2019

GILETS JAUNES: Appello di Saint-Nazaire

 II^ Assemblea delle Assemblee -5\6\7 aprile 2019   

 costruire contropotere significa in primo luogo 

 evitare la cattura da parte del 
 sistema dei Partiti e dello Stato 




  L’Assemblea di Saint-Nazaire
 ha inoltre approvato 
 alcuni altri appelli [qui scaricabil]
 sull’ecologia,
 sulla repressione, 
 sulle elezioni  europee 
e sulle assemblee cittadine 

Questi appelli dell’Assemblea delle Assemblee sono prodotti attraverso una discussione in riunione plenaria e in gruppi tematici. Esiste una vera “etichetta”, ossia un codice di comportamento che regola il lavoro della AdA, accentuandone il carattere di motore che raccoglie indicazioni di programma e di lotta, insomma di organizzazione, rinviandole alla base. In tal modo si evita la mediazione di rappresentanti e si affermano espressamente le caratteristiche di democrazia diretta del contropotere

Noi, Gilets jaunes, costituiti in assemblee locali, e riuniti a Saint-Nazaire il 5, 6, 7 aprile 2019, ci rivolgiamo al popolo nel suo insieme. Inseguito alla prima assemblea di Commercy, circa 200 delegazioni qui presenti, perseverano nel loro scontro contro l’estremismo liberale, per la libertà, l’eguaglianza e la fraternità.
Malgrado la scalata repressiva del governo, l’accumulo di leggi che aggravano per tutti le condizioni di vita, che distruggono diritti e libertà, si radica la mobilitazione per cambiare il sistema incarnato da Macron. Come sola risposta al movimento incarnato dai Gilets jaunes e da altri movimenti di lotta, il governo panica e oppone una deriva autoritaria. Da cinque mesi ovunque in Francia, sui ronds-points, i parcheggi, le piazze, i caselli autostradali, nelle manifestazioni e nelle nostre assemblee, noi continuiamo a dibattere e a batterci contro ogni forma di ineguaglianza e ingiustizia e per la solidarietà e la dignità.
Rivendichiamo l’aumento generale dei salari, delle pensioni, e dei minima sociali, così come dei servizi pubblici per tutti e tutte. La nostra solidarietà in lotta va soprattutto ai 9 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà. Coscienti dell’urgenza ecologica, noi affermiamo: fine del mondo, fine del mese, stessa logica, stessa lotta.
A fronte della buffonata dei grandi dibattiti, a fronte di un governo non rappresentativo al servizio di una minoranza privilegiata, noi costruiamo le nuove forme di una democrazia diretta.
Concretamente, noi riconosciamo che l’Assemblea delle Assemblee può ricevere delle proposte dalle assemblee locali ed emettere degli orientamenti – come l’ha fatto la prima Assemblea delle Assemblee di Commercy. Questi orientamenti sono in seguito sistematicamente sottoposti ai gruppi locali. L’Assemblea delle Assemblee riafferma la propria indipendenza a fronte dei partiti politici, delle organizzazioni sindacali e non riconosce alcun leader autoproclamato.
Per tre giorni, in assemblea plenaria e in gruppi tematici, abbiamo dibattuto ed elaborato delle proposte per le nostre rivendicazioni, azioni, mezzi di comunicazione e di coordinamento. Ci iscriviamo nella durata e decidiamo di organizzare una prossima Assemblea delle Assemblee in giugno. 
Al fine di rafforzare il rapporto di forze, di mettere i cittadini in ordine di battaglia contro questo sistema, l’Assemblea delle Assemblee chiama ad azioni il cui calendario sarà presto diffuso per mezzo di una piattaforma digitale.
L’Assemblea delle Assemblee chiama ad allargare e a rinforzare le assemblee cittadine sovrane e a crearne di nuove. Noi chiamiamo l’insieme dei Gilets jaunes a diffondere questo appello e le conclusioni dei lavori della nostra Assemblea. I risultati dei lavori realizzati nelle sedute plenarie vanno ad alimentare le azioni e le riflessioni delle assemblee.
Noi lanciamo alcuni appelli, sulle elezioni europee, sulle assemblee cittadine popolari locali, contro la repressione e l’annullamento delle pene dei prigionieri e dei condannati del movimento. Ci sembra necessario prendere tre settimane di tempo per mobilitare l’insieme dei Gilets jaunes e convincere quelle e quelli che non lo sono ancora. Chiamiamo ad una settimana gialla d’azione a partire dal 1 maggio.
Invitiamo tutte le persone che vogliono

metter fine all’“appropriazione del vivente” a produrre conflittualità con il sistema attuale, per creare insieme, con tutti i mezzi necessari, un nuovo movimento sociale, ecologico, popolare. La moltiplicazione delle attuali lotte ci impone di cercare l’unità d’azione.
Noi invitiamo, a tutti i livelli del territorio, a combattere collettivamente per ottenere soddisfazione delle nostre rivendicazioni sociali, fiscali, ecologiche e democratiche. Coscienti che dobbiamo combattere contro un sistema globale, noi consideriamo che bisognerà uscire dal capitalismo. Così noi costruiamo collettivamente quel “tutte e tutti insieme” che noi scandiamo e che rende tutto possibile. Noi costruiamo tutte e tutti insieme a tutti i livelli del territorio. 
Potere del popolo, dal popolo, per il popolo. Non osservateci, unitevi a noi”.