Sommario
di Francesco M. Pezzulli
L'intera storia della tecnologia può
essere letta come storia della riduzione del tempo di “lavoro necessario” alla
produzione di merci, ossia come storia della crescita del plusvalore…ma
quest'idea di produttività ce la ritroviamo anche nel lavoro cognitivo…La
reinvenzione della catena tayloristica equivale all'aggiornamento della stessa
con le tecniche del grande fratello della comunicazione…
di Federico Tomasello
Questo è il tempo “di interrogare,
indagare, elaborare l’esaurimento di un ciclo, discontinuo ma lungo, di
movimenti e mobilitazioni nel nostro paese a partire dalla critica di un
apparente suo ripiegamento su una dimensione e un orizzonte esclusivamente
nazionale”. Ovvero, quello di “rompere definitivamente la centralità
dell’orizzonte nazionale come spazio di iniziativa politica, e di assumere il
carattere irreversibile, irrevocabile del processo di integrazione europea”.
di Laura Eduati
Lo scrittore (imputato per istigazione
alla violenza) il prossimo 10 maggio sarà a Torino per partecipare alla
manifestazione per chiedere la libertà di Chiara Zenobi, Mattia Zanotti,
Claudio Alberto e Niccolò Blasi, accusati di terrorismo “perché avrebbero
danneggiato un macchinario, ma non sono stati còlti in flagranza di reato,
bensì con flagranza differita, una delle invenzioni giuridiche di questo strano
Paese utilizzata dai magistrati che vogliono rimanere comodi”
di Dimitri Deliolanes
poco meno di due milioni di disoccupati,
il 62% dei giovani senza alcuna prospettiva di lavoro, tre milioni senza
assistenza medica, 750 mila sotto la soglia di povertà. Ecco la
grande “success story” dell’Europa dell’austerità. Saccheggio
selvaggio, miseria e perenne dipendenza dai creditori stranieri. Nessuna
strategia di sviluppo mentre le condizioni della popolazione non fanno che
peggiorare
di Francesco Festa
Un fattore generalizzante in grado di
contenere le divisioni e le forme di gerarchizzazione è quello del reddito
d’esistenza, una misura che deve diventare terreno di conflitto della
cooperazione dei movimenti europei come contrasto alla disoccupazione di massa,
affiancato al sostegno salariale per contrastare le forme di ricatto e la
diffusione del lavoro nero
di Gianvito Brindisi
“da quando abbiamo fatto il nostro
ingresso nella cosiddetta «crisi», vale a dire dai primi anni Settanta,
l’insicurezza sociale è tornata. Questo ritorno è la conseguenza della
fragilizzazione dei supporti (delle protezioni e dei diritti) che securizzavano
il mondo del lavoro. Ma si tratta di un’insicurezza sociale nuova, a un tempo
omologa e differente rispetto all’insicurezza sociale secolare che ha segnato
in profondità la condizione popolare”
di Davide Gangale
Maurizio Lazzarato, filosofo e sociologo
indipendente, vive in Francia dal 1982 e in Italia ci viene raramente. Lo scorso
13 aprile era a Milano, a Macao, per partecipare al seminario Fare Pubblici.
Nell'intervallo tra il panel della mattina e quello pomeridiano, tra una
sigaretta e l'altra, si lascia intervistare per Doppiozero. A partire dal suo
ultimo libro,Marcel Duchamp e il rifiuto del lavoro
APPELLO
firmato da alcuni intellettuali e
attivisti europei e non solo per denunciare il clima di crescente
intimidazione e repressione presente in Italia e in Europa. Clamoroso è il caso
della lotta in Val di Susa, dove attualmente quattro giovani sono sottoposti a
un regime carcerario di isolamento, accusati di “terrorismo”, e 54 persone
sotto processo per aver manifestato il loro dissenso alla alta velocità
di Maria Rosaria Marella
“Molti sono i segnali – l’affermazione
del discorso sui beni comuni, in primo luogo – dell’esigenza crescente di
tornare a discutere in maniera esplicita della funzione sociale della proprietà.
Ma riaprire quel dibattito oggi significa anche verificare la tenuta del
progetto costituzionale complessivo nel mutato scenario sovranazionale e
globale”
di Claudio Conti
“In questi anni, a cosa è servita la
concertazione? L’età pensionabile si è alzata, l’art. 18 dello Statuto dei
lavoratori se ne è andato, mentre ci siamo tenuti l’art. 8, quello sulla
derogabilità dei contratti. E allora il problema non è chi sta o non sta con
Renzi, ma cosa fa la Cgil”
di Paolo B. Vernaglione
“La vita dei due genitori che mi erano
capitati in sorte era talmente identificativa nella loro scelta che tutto
rientrava nello stesso calderone: l’idea era che tutti, proprio tutti –maschi,
femmine, matti, malati, bambini, bambini malati- dovevano avere una possibilità
per poter vivere la loro vita”
di Bartolo Mancuso e Carlo Guglielmi
Posizione del Forum diritti lavoro sul
divieto di residenza e di allacci alle utenze per le famiglie che vivono negli
stabili occupati. Un “segno di classe” estremo a cui mai era giunto nessun
governo repubblicano. Una breve ricostruzione dell’evoluzione del concetto
giuridico di residenza
di Chiara Saraceno
Social compact/
Gli occhi di
Bruxelles sono tutti per il deficit di bilancio. Ma il deficit sociale di molti
paesi con i tassi di povertà assoluta che aumentano, la disoccupazione che
cresce, le politiche di conciliazione che non vengono neppure più nominate, non
produce richiami né ri-pensamenti delle politiche di austerità
di David Harvey
in attesa della pubblicazione in
italiano si propone la lettura del prologo del volume di Harvey.
Attraverso questa disamina Harvey si propone di svelare nuove prospettive di
critica ed organizzazione anticapitalista, ponendosi in una dialettica critica
rispetto ad altri approcci attualmente in voga
di Thomas Fazi
Il nuovo patto di stabilità elimina
anche quell’esiguo margine di manovra fiscale previsto dal Trattato di
Maastricht. Lo stesso margine a cui il Presidente del consiglio sostiene
(ingenuamente?) di voler ricorrere. Secondo alcuni studi, i nuovi obiettivi
equivarranno per l'Italia a oneri per 50 miliardi di euro l’anno