Sommario
di Riccardo Bellofiore
“Keynes era per varie ragioni convinto di
una tendenza al ristagno nel capitalismo sviluppato (...). Ne traeva perciò la conclusione che fosse opportuna una
significativa ‘socializzazione dell’investimento’, unico strumento in grado di
condurci nella zona della piena occupazione delle risorse produttive, incluso
il lavoro”
di Federico Tomasello
Il meeting è stato promosso dalla Fundación
de los Comunes e dal network europeo di musei L’Internationale, si
è tenuto principalmente nella suggestiva cornice del museo Reina Sophia, ed ha
più volte posto il problema di unire immaginazione artistica e immaginazione
politica nella costruzione di una nuova idea di Europa
di Euronomade
catene produttive, lavoro migrante, finanza,
questi i temi su cui ruota l’intervista al ricercatore di Sociologia
dei processi economici e del lavoro dell’Università patavina
(Dipartimento FISPPA), esperto dei fenomeni economico-sociali nell’area dei
paesi est-europei
di Danilo Mariscalco
Presentiamo la premessa del volume Dai
laboratori alle masse. Pratiche artistiche e comunicazione nel movimento del
’77, editoda Ombre Corte (2014). Il libro propone un’analisi sulle
forme dell’antagonismo liberato dal peso della tradizione del movimento operaio
ufficiale e dentro le quali si intrecciano nuovi linguaggi, scritture
e nuovi strumenti di comunicazione
di Elisabetta Teghil
Recuperare la storia e la memoria del
movimento femminista, storia e memoria che vengono stravolte, manipolate,
falsificate riducendo la trasgressione femminista ad un percorso di
emancipazione dai tratti deterministici dove il miglioramento della nostra
condizione sarebbe graduale e ineluttabile in una società che progredisce
nell’attenzione alle diversità e ai diritti
L’involuzione
autoritaria europea. Intervista al sociologo Luciano Gallino
di Mattia Ciampicacigli
Democrazia ristretta/ Il deficit
democratico europeo è un vizio d'origine o il risultato di un'involuzione
autoritaria? La doppia sfida di Tsipras è quella di cambiare la sinistra e allo
stesso tempo l'Europa, superando i nazionalismi
di Marco Bascetta
sostituire alla sinistra italiana, alle
sue baruffe paesane e ai suoi galatei giustizialisti, una sinistra
europea che tragga dalla scala stessa su cui opera la sua radicalità. Uno
strappo nel tessuto «moderato» e miope della politica nostrana, forzandone
riti, vincoli e confini
da alfabeta2
si intensifica il dibattito attorno alla
scommessa politica rappresentata dalla Lista Tsipras alle prossime elezioni
europee. Proponiamo gli interventi di Fumagalli, Bifo e Formenti. L’entusiasmo
non è il massimo in nessuno dei tre interventi. Ma diversamente da quello di
Formenti, le cui distanze sono nette, gli altri due invitano a “sporcarsi le
mani”
da Commonware
le riflessioni e la cronaca sullo sviluppo
dell’insorgenza in Ucraina. L’intervista, apparsa sul sito avtonomia.net,
fornisce una preziosa analisi militante di insieme del movimento cosiddetto
“Euromaidan”, della sua genealogia e della sua composizione, delle differenze
economiche e sociali tra le diverse regioni del paese, dell’impatto della crisi