sabato 22 settembre 2012

Studio di coorte sulla mortalità e morbosità nell’area di Taranto

F. Mataloni/ M. Stafoggia/ E. Alessandrini/ M. Triassi/ A. Biggeri/ F. Forastiere

Lo studio, condotto su una coorte di più di 300.000 persone, mostra un aumento delle ospedalizzazioni e della mortalità nei quartieri più vicini agli impianti, anche dopo aver tenuto conto dei differenziali sociali. La mortalità per tutte le cause aumenta dell'8-27% (a seconda dei quartieri, vd tab 5 e 6 dello studio), i tumori maligni aumentano del 5-42%, le malattie cardiovascolari del 10-28%, e le malattie respiratorie dell'8-64%.
Cosa si sapeva già
Precedenti studi sull’area di Taranto hanno messo in evidenza un quadro ambientale e sanitario particolarmente compromesso, con eccessi di mortalità a livello comunale per malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e per diverse sedi tumorali.
Cosa si aggiunge di nuovo
1) È  stato possibile condurre uno studio retrospettivo di coorte grazie alla disponibilità dei dati anagrafici, alla geocodifica dell’indirizzo di residenza all’inizio del follow-up e al linkage con dati di mortalità e ricovero ospedaliero. 
2) Lo studio mostra un aumento della mortalità e delle ospedalizzazioni per malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e per tumori nei quartieri più vicini alla zona industriale anche dopo aver tenuto conto dei differenziali sociali.
Schema dello studio
Introduzione
l’area di Taranto è stata oggetto di diversi studi per la presenza di numerosi impianti industriali e di cantieristica navale. Sono stati documentati per l’intera città di Taranto eccessi di mortalità e incidenza di patologie tumorali. Tuttavia non sono disponibili analisi epidemiologiche per le diverse aree geografiche della città che abbiano tenuto conto dell’importante effetto di confondimento della stratificazione sociale.
Obiettivo
fornire, attraverso uno studio di coorte, un quadro di mortalità e ospedalizzazione delle persone residenti nei Comuni di Taranto,Massafra e Statte, in particolare dei residenti nei quartieri più vicini ai complessi industriali, dopo aver tenuto conto del livello socioeconomico.
Metodi
utilizzando gli archivi anagrafici comunali è stata arruolata la coorte delle persone residenti al 01.01.1998, o successivamente entrate fino al 2010, nei tre comuni della zona. A ogni individuo della coorte è stato attribuito il livello socioeconomico (per sezione di censimento) e il quartiere di residenza sulla base della geocodifica degli indirizzi all’inizio del follow-up. Sono stati calcolati i tassi di mortalità e ospedalizzazione per quartiere, standardizzati per età. L’associazione tra le esposizioni di interesse (quartiere e livello socioeconomico) e mortalità/morbosità è stata valutata attraverso modelli di Cox, aggiustati per età e periodo di calendario, separatamente per maschi e femmine.
Risultati
la coorte è composta da 321.356 persone (157.031 maschi, 164.325 femmine). L’analisi per livello socioeconomico ha messo in evidenza un differenziale rilevante per entrambi i sessi per mortalità/morbosità totale, cardiovascolare, respiratoria, malattie dell’apparato digerente, tumori (in particolare stomaco, laringe, polmone e vescica) con eccessi nelle classi più svantaggiate. Anche dopo aver tenuto conto del livello socioeconomico, sono emersi tassi di mortalità e ospedalizzazione più elevati per alcune patologie per i residenti nelle aree più vicine alla zona industriale: quartieri dei Tamburi (Tamburi, Isola, Porta Napoli e Lido Azzurro), Borgo, Paolo VI e il comune di Statte.
Conclusioni
i risultati di questo studio mostrano un’importante relazione tra stato socioeconomico e profilo sanitario nell’area di Taranto. Dopo aver tenuto conto di tale effetto, i quartieri più vicini alla zona industriale presentano un quadro di mortalità e ospedalizzazione più compromesso rispetto al resto dell’area studiata.


Lo studio è integralmente disponibile sul sito della rivista Epidemiologia & Prevenzione
Scarica il pdf integrale, i materiali aggiuntivi e la "guida alla lettura delle tabelle" rivolta ai lettori meno esperti.