sabato 28 novembre 2020

E NON AVRANNO LA MIA ANIMA!

 -Maria Concetta Sala-

  Narrazioni e riflessioni di donne sul lavoro 


oltre al lavoro salariato esiste il lavoro quotidiano imposto dal vivere e necessario per vivere, sul quale le donne hanno accumulato saperi esperienziali che, assunti responsabilmente dalle donne stesse insieme a nuove libertà, possono costituire una sicura leva per cambiare l’economia a favore di tutti
Ma un simile mutamento non può realizzarsi senza l’impegno diretto e concreto degli uomini in questo lavoro quotidiano   che permetterebbe loro di coglierne la bellezza creativa e di mettere in campo risorse e capacità multiple, attenzione e ascolto, generosità e conoscenze, valori e desideri

PIÙ TEMPO AUTONOMO PER SÉ OLTRE IL TEMPO DELLA RI\PRODUZIONE

- Ketty Giannilivigni -

IL RAPPORTO DIVERSO DELLE DONNE CON IL TEMPO
il tempo riservato alla cura dei figli e all’essere madre deve misurarsi con il tempo della produzione

pubblichiamo la sintesi dell’introduzione relazionata dalla nostra redattrice al seminario Doppio carico delle Donne ? L’altra visione del Lavoro”, svoltosi ad inizio novembre (di cui linkiamo il video) ed organizzato dalla redazione palermitana dl Pressenza, insieme a Caffè Filosofico “B.Bonetti”, NonUnaDiMeno e Udi Palermo   

venerdì 27 novembre 2020

NASTRINI ANCORA IN PIAZZA

Toni Casano -

                                              terzo appuntamento del neonato movimento contro l’emarginazione sociale 


Presidio Assessorato Lavoro della Regione Siciliana 

                          

“È arrivato il momento di progettare il nostro futuro, fino a oggi dimenticato”    

martedì 24 novembre 2020

LA DISTRIBUZIONE DISEGUALE DELLE PERDITE

 -Antonio Minaldi-

    assunzione comune sul Bilancio-UE dei debiti sovrani derivati dagli   effetti pandemici 

 - nota  nBbM -  Pur sapendo che il dramma coronavirus ha generato effetti ben più complessi  che investono l’intera società, in questo articolo
si prendono in considerazione soltanto quelle categorie che sono state colpite dalla crisi epidemiologica che, sul piano meramente economico – dal punto di vista della struttura produttiva del nostro sistema paese -, sono classificate fra i segmenti imprenditoriali  (artigianato, commercio e lavoro autonomo) caduti in sofferenza reddituale, avendo perso la loro unica fonte strumentale di sussistenza (l'attività aziendale) con il conseguente abbattimento del budget familiare che,  in moltissimi casi, è caduto
fino ai limiti della soglia di povertà  

sabato 21 novembre 2020

LO SGUARDO DEL CONTROLLO

-BRAIN UNIBO-

     DIDATTICA ON LINE. CONTRADDIZIONI E LINEE DI CONTINUITÀ                                                                 Lo sguardo dei docenti - soprattutto nei momenti della valutazione - che entra nelle stanze di studentesse e studenti è uno sguardo deputato al controllo

martedì 17 novembre 2020

CAPITALISMO MACCHINICO E PLUSVALORE DI RETE

 -Matteo Pasquinelli-

       Note sull’economia politica della macchina di Turing

 Abstract Ad ogni tipo di società, evidentemente, si può far corrispondere un tipo di macchina: le macchine semplici o dinamiche per le società di sovranità, le macchine energetiche per quelle disciplinari, le cibernetiche e i computer per le società di controllo. Ma le macchine non spiegano nulla, si devono in-vece analizzare i concatenamenti collettivi di cui le macchine non sono che un aspetto   (Gilles Deleuze) 

venerdì 13 novembre 2020

STORIE OPERAIE TRA RIPRODUZIONE E PRODUTTIVITÀ

 -Daniela Musumeci-
   Allargare lo sguardo 

al di là del macchinico della produzione 

[nota NbBm]  Per dirla con Cristina Morini (Bin-Italia): dovremmo “immaginare una società dopo il lavoro”, anziché continuare a disegnare “un mondo di salariati a tempo pieno, strutturato sul suo carattere sessista”, fino a giungere all’accantonamento del concetto fondamentale elaborato dalla critica marxiana, quello della libertà dal lavoro. Questa è la chiave – in estrema sintesi – su cui ruota la recensione di Daniela Musumeci. Ovvero, fare emergere il nodo irrisolto che rimane sullo sfondo delle storie operaie di “Doppio Carico”, vissuti di grande generosità conflittuale che, però, soffrono la contraddizione dell’incantamento dentro una prospettiva ancorata nella ideologia lavorista, senza provare ad intravedere oltre l’orizzonte produttivistico. 

lunedì 9 novembre 2020

«SALUTE, REDDITO, DIGNITÀ»

-redazione DinamoPress-

     Roma in piazza per il secondo sabato consecutivo  
corteo di migliaia di persone ha attraversato ieri l'altro Roma per chiedere che oltre alla sicurezza sanitaria ci siano anche tutele economiche e abitative. Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, movimenti per il diritto alla casa e tantissimi studenti medi insieme nella protesta. Applauso finale a medici e infermieri davanti al policlinico Umberto I      

SCUOLA, IL CAPRO ESPIATORIO

-Roberto Ciccarelli-

     LA PROTESTA CONTRO LA DIDATTICA A DISTANZA                          
                                                     IN TUTTE LE SUPERIORI 

Prima a chiudere a marzo, ultima a riaprire a settembre, la scuola richiude dopo 50 giorni di riapertura a singhiozzo. E, anche nel secondo lockdown in otto mesi, resta una «comoda scorciatoia, il capro espiatorio di carenze che riguardano altri settori: dalla sanità stessa ai trasporti pubblici. Sanità e trasporti pubblici devono essere al servizio di alunni, alunne, studenti e studentesse, non viceversa» ha scritto ieri il movimento di genitori e docenti «Priorità alla scuola» in una lettera che ha rivolto un appello in extremis al governo in cui chiede di evitare il ritorno alla didattica a distanza (Dad) nel 100% nelle scuole superiori e, probabilmente, delle seconde e terze classi delle medie previsto nel prossimo «Dpcm». Infanzia, primaria e prima media dovrebbero restare aperte anche nelle «zone rosse»