venerdì 27 settembre 2019

"CAMBIAMO IL SISTEMA NON IL CLIMA"



 CLIMATE STRIKE ANCHE A PALERMO

-Accì-

 Migliaia di studenti in piazza hanno partecipato allo 
 "Sciopero globale per il Futuro" 
 uniti dall'unica prospettivadi vita possibile 

partita stamani da 
Piazza Politema la manifestazione lanciata da Fridays For Future per la giustizia climatica e contro il surriscaldamento del pianeta, causato dall'emissione di anidrite carbonica nell'atmosfera, provocando il c.d. "effetto serra", il cui fenomeno è stato generato dal sistema produttivo capitalistico, nel corso degli ultimi cinque secoli di dominio sociale

giovedì 26 settembre 2019

DOMANI 27 SETTEMBRE - CLIMATE STRIKE ANCHE IN ITALIA

La Mappa Italia di tutte le mobilitazioni della penisola

-Global Project-
 Ma come osa, questo capitalismo! 

 Milioni di persone in piazza 
 nella settimana di mobilitazione globale per il clima 


 È iniziata venerdì 20 settembre la settimana di mobilitazioni globali  contro la crisi climatica lanciata da Fridays For Future   
 In ogni angolo del mondo il movimento ecologista per l’uscita dal carbon-fossile e la  giustizia climatica ha avuto migliaia e migliaia di adesioni  
 La forma scelta, quella dello sciopero, segue il solco dell’iniziativa di Greta Thunberg,   che un anno fa iniziava a scioperare dai banchi di scuola ogni venerdì  

sabato 21 settembre 2019

MERITOCRAZIA, LO STORYTELLING DEL NEOLIBERISMO


 la maschera ideologica dominante del neoliberismo 






[NbBm]   la narrazione “meritocratica” legittimante le diseguaglianze  distributive della ricchezza messe  a nudo dall'economista francese in  “Capital et idéologie”   (SEUIL)  


martedì 17 settembre 2019

QUANTITATIVE EASING FOR THE PEOPLE


-Biagio Quattrocchi \ Francesco Raparelli-

 Preparare la svolta del conflitto sociale  


 il governo giallo-rosé è l’esito di nuove istanze riformatrici nate 

 nel “laboratorio” ordoliberale del continente   

Il progetto sovranista ha subito una sonora sconfitta politica, mettendo all’angolo quei segmenti imprenditoriali di quel «capitalismo molecolare» del Nord “poco incline all’innovazione tecnologica e impoverito dalla crisi”. Più in generale, la crisi di governo giallo-verde è stata determinata dalla presa d’atto del fallimento degli intenti originari della compagine  neo-corporativa, intenti volti alla costituzione di un “nuovo «assemblaggio di ceti», che avrebbe dovuto subordinare gli interessi dei poveri del Meridione (vedi il Reddito di cittadinanza), alle ambizioni dei piccoli e medi proprietari del Nord alla ricerca di nuovi profitti (leggi: Flat tax)”  
L’esecutivo giallo-rosé appena varato è – sostanzialmente - il frutto alchemico ordoliberale che apre a nuove prospettive riformatrici nel vecchio continente, ma è anche effetto del “nuovo consensus interno alle élite e alle classi dirigenti del Bel paese”. Il governo giallo-rosè è stato il risultato politico necessario, frutto “della resa dei conti per nulla lieve tra «frazioni» della borghesia, in permanente e convulso conflitto tra loro”.  Ciò che è più importante -dal nostro punto di vista-  è interrogarsi sulla apertura di questa complessa fase. Cioè: possono innestarsi  sulle contraddizioni del capitale i conflitti sociali per un mutamento dal basso dello spazio comune europeo? In altri termini, come scrivono Quattrocchi  e  Raparelli: “ il sindacalismo sociale può conquistare un’estensione quanto meno europea? I movimenti che ora ci sono – quello femminista, quello ecologista, quello dei migranti in fuga – possono essere traino per una ampia convergenza sociale, e per conflitti che superino confini e steccati identitari?”   [accì]

lunedì 16 settembre 2019

XM24 ESISTE E RESISTE!


 Spazio Pubblico Autogestito XM24

 aggiornamento  

 la lotta contro il Nulla che avanza non si ferma 

 domani presidio all'incontro per trovare l'accordo su una sede adeguata  

"noi non siamo né contenti né tanto meno rilassati. Questi incontri sono solo una parte del percorso, percorso che manterremo, come sempre abbiamo fatto, trasparente e aperto alla città" 

"Vogliamo rendere tutt* partecipi di cosa sta succedendo a quella che per tante   di noi è stata una casa"  

venerdì 6 settembre 2019

UN GIOCO CINICO E BARO: TORNA IL MIBACT PEGGIORE

una tangente sull’antifascismo 

  per cacciare Salvini 
 ci siamo dovuti   riprendere   Franceschini    

-Tomaso Montanari-

 

“Questo fenomeno del  professionismo della politica: che, se è inevitabile, bisognerà comprendere e disciplinare in modo che non porti alla rovina della democrazia”. La profezia inascoltata di Piero Calamandrei (1956) ha oggi il volto e il nome di Dario Franceschini, l’inaffondabile avvocato ferrarese che – con l’unica forza che ha: non quella di un prestigio culturale o di una speciale statura morale, ma quella degli intrighi nei corridoi della politica – riesce a ottenere ciò che 
non gli si sarebbe dovuto a nessun costo concedere 
Franceschini è infatti l’unico che torna a occupare esattamente la poltrona su cui sedeva prima del 4 marzo 2018: per il povero, martoriato patrimonio culturale italiano quel voto è, da ieri, cancellato. Come se non fosse mai avvenuto