venerdì 26 luglio 2019

NUOVI CANTI E VECCHI RONZII


Maria Concetta Sala1



 Rosa Luxemburg 

 la militante protesa verso 

«tutto il mondo ridente dei fenomeni»

 La sua «inesauribile letizia interiore» si è tradotta in amore per il mondo che è   di per sé politica, una politica rivoluzionaria che si radica nelle condizioni   materiali e simboliche delle e dei singoli e dei contesti 

È questa l’eredità che raccogliamo dalla sua vita e dalla sua opera e che la colloca nel novero delle donne a cui dobbiamo una re-visione delle categorie della conoscenza non disgiunta dalla percezione e dall’azione

martedì 23 luglio 2019

HEIDEGGER E IL “PENSIERO DEBOLE”


     alcuni frammenti filosofici  

 oltre le metafisiche della modernità 


Emma Schiavone


si pensi al rapporto  dell’esserci con l’essere, nel quale si  distingue la particolarità del primo  rispetto a tutti gli altri enti. Da qui  l’impossibilità di definire l’essere in  senso assoluto, in modo totalizzante. L'essere si manifesta di volta in volta dentro un dispositivo di nascondimento, influenzando chi cerca di definirlo
L’influenza che il  cercare  subisce dal suo cercato fa parte del  senso più proprio del problema dell’essere 
Ovviamente in H. non si afferma alcun  primato dell’esserci, ma si rileva il rapporto primario,   singolare e privilegiato -se non   proprio esclusivo- tra Sein e Dasein, la cui estrinsecazione è data dentro la temporalità transeunte

domenica 14 luglio 2019

PICCOLI DAVID CONTRO GOLIA

 «NON MI IMPORTA SE  

  FAI LA DIFFERENZIATA»  



Mary Annaise Heglar

 la colpevolizzazione  della vittima 

 ∞ La famosa ricercatrice e psicologa Brené Brown, che ha studiato il senso di vergogna nella nostra cultura, descrive la vergogna come «sensazione o esperienza molto dolorosa derivata dalla convinzione di essere imperfetti e perciò non degni di amore o di appartenenza»  
  Ciò non deve essere confuso con il senso di colpa, che in realtà è utile perché ci permette di confrontare quanto i nostri comportamenti corrispondano ai nostri valori, e ci spinge a sentirci a disagio 
  La vergogna, al contrario, ci dice che siamo cattive persone, che non c’è redenzione possibile, e questo ci paralizza. Come scrive Yessenia Funes, reporter per Earther: «È inammissibile che le persone si debbano vergognare di vivere nel mondo che abbiamo costruito» 

giovedì 4 luglio 2019

LE ECOLOGIE CHE CURANO

Pantxo Ramas
 Trieste: dai luoghi di cura 

 alla città della cura dei luoghi 

La scheda che proponiamo riprende il saggio parte di un palinsesto più ampio: “di voci, cronache e riflessioni che hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori, attiviste e cittadini. Una conversazione che ha cercato in termini come prossimità, singolarità, competenza, normalità, comunità, emancipazione, alcune parole chiave, e a volte tremendamente scivolose, per affrontare temi comuni" 

 Per costruire sapere  autonomo dentro le   istituzioni. Per tracciare alleanze e   progettualità   trasversali, per il futuro più   prossimo. Ma  anche  per contaminare, con  traduzioni   impertinenti, terreni e spazi altri, e  'nostri’, di pratica politica collettiva