domenica 30 dicembre 2018

schede\ ACHILLE MBEMBE – AFRICA MONDO [Claudio Canal] afropolitismo: dare valore alle tracce del lontano in ciò che è prossimo

\ La violenza del mercato che aveva già colpito l’Africa, nella colonia e post colonia, ora non ha riguardi per nessuno. Come argomenterà in profondità in Critique de la Raison Nègre del 2013, per la prima volta nella storia ad essere negri – depredati, dispossessati di ogni potere di autodeterminazione soprattutto sul proprio futuro- non sono più solo gli umani d’origine africana, ma lo siamo diventati tutti, è il devenir-nègre du monde

venerdì 28 dicembre 2018

globlock\ ADDIO RIPRESA? -Christian Marazzi- mors tua vita mea


\ Perché la ripresa economica è durata lo spirare d’un giorno? Questa dannata crisi è dunque destinata a durare per sempre?  Speriamo che la recessione non esploda, perché se così fosse ci troveremmo a perdere quel poco che siamo riusciti a mantenere in questi anni

venerdì 21 dicembre 2018

schede \MARCO SCAVINO. POTERE OPERAIO [Alberto Pantaloni] la storia la teoria


\ La tesi principale sostenuta da Scavino è che l’elaborazione teorica dell’operaismo, nata all’inizio degli anni Sessanta e proseguita lungo tutto il decennio, abbia prodotto diversi tentativi di dare organizzazione e prospettiva rivoluzionaria alle lotte operaie dell’epoca e che Potere Operaio sia stato quello più genuino, più conseguente sul piano politico. Al tempo stesso, proprio l’esaurirsi del progetto politico di PO rappresenta secondo l’autore, la dimostrazione del fallimento di questi tentativi (epilogo che accumuna Potere Operaio ad altri gruppi “gemelli”, anche se ideologicamente più spuri, come ad esempio Lotta Continua)

domenica 16 dicembre 2018

globlock\ TERRITORIO, RAPPRESENTANZA, SALARIO -Andrea Inglese- pensare l’originalità dei gilet gialli

a differenza dei grillini o addirittura degli “eversivi” neo-salviniani, i gilet   gialli anno avuto finora meno bisogno degli italiani scontenti di raggrupparsi dietro a un (nuovo) papà da celebrare. [Bisogna] provare a pensare la sua originalità, riconoscendolo come una creazione collettiva, e non come la semplice replica di modelli d’organizzazione e lotta già codificati storicamente in seno a istituzioni, partiti, organizzazioni sindacali. Il primo segno evidente d’originalità politica è riscontrabile proprio nella difficoltà che testimoni e commentatori esterni hanno nel situarlo “politicamente”. Non si tratta di prendere qui per buone le ripetute affermazioni di apoliticità degli sparpagliati portavoce del movimento. Sappiamo come la giurata apoliticità sia quasi sempre maschera, nei fatti, di mentalità e rivendicazioni reazionarie. Il punto è che questa presunta apoliticità del movimento ha prodotto nell’arco di un mese di mobilitazione collettiva uno stravolgimento del dibattito mediatico e politico in Francia

sabato 15 dicembre 2018

scie\ LA VARIABILITÀ DELLE INVARIANTI -Sandro Mezzadra- critica marxiana del capitalismo globale

Di che cosa siamo chiamati a parlare? Della critica del nostro presente facendo tesoro della lezione di Karl? O piuttosto della critica che quest’ultimo ha articolato nel corso della sua vita, in un tempo ormai lontano, di un modo di produzione capitalistico fin dalla sua origine “globale”? 
Trascorsa l’epoca della damnatio memoriae, quando la semplice menzione di Marx (in particolare in Italia) determinava commiserazione o alzate di ciglia, è bene resistere alla tentazione di applicare linearmente all’analisi del presente le categorie da lui elaborate. Profondamente “intempestivo” (…) Marx ha intrattenuto un rapporto complesso – di adesione e di scarto, di appropriazione e di sottrazione – con il proprio tempo. Il suo pensiero ne è fortemente segnato: leggere (o rileggere) oggi le sue opere significa esporsi a questa intempestività

mercoledì 12 dicembre 2018

iniziative \DI CALZE, VIOLENZA E DISSENSO. SU PERUGIA -Maria Rosaria Marella- la condanna di roberta e michela è una lezione per tutte


Il centro di Perugia deve presentarsi al pubblico come luogo pacificato, protetto da ogni espressione di conflitto sociale. La difesa degli spazi del consumo è dunque momento cruciale di un’idea di ordine pubblico e si salda con l’espulsione dal centro urbano della lotta contro il patriarcato, che è sempre più chiaramente lotta contro un ordine sociale e economico, quello dettato dal capitalismo

giovedì 6 dicembre 2018

DISEGNO-RODOTÀ DIVENTA INIZIATIVA POPOLARE

obiettivo un milione di firme per i beni comuni

-Toni Casano- 





Dopo la giornata di studi all’Accademia dei Lincei dello scorso 30 novembre, dedicata al tema “Quale futuro per i beni pubblici?”, a dieci anni dalla Commissione-Rodotà i cui risultati  ancora riecheggiano oltre i confini nazionali, nasce adesso il ‹Comitato Popolare di Difesa Beni Comuni, Sociali e Sovrani "Stefano Rodotà" › per portare avanti la proposta di iniziativa popolare, riprendendo il “disegno di legge”  frutto del lavoro della Commissione presieduta dal grande giurista scomparso nel giugno 2017