-E. LEONARDI / G. PISANI-
dalle note di contesto rileviamo il quadro di riferimento teorico posto sul tema del
reddito di base che mette a confronto: da un lato, il liberalismo
neocontrattualista rivisto all’interno del paradigma della giustizia rawlsiana,
dove si ammette «un “minimo sociale” fra le istituzioni della giustizia
distributiva, per bilanciare le iniquità prodotte dal mercato»; dall’altro, la visione neoperaista che rivendica la legittima appropriazione comune dei
frutti della cooperazione sociale. Il reddito primario di base incondizionato è pertanto il «dispositivo diretto alla retribuzione della vita produttiva»